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Raffreddore o influenza? Conosci le differenze
Quali sono le differenze tra raffreddore e influenza? Conoscerle aiuta a comprendere quale è il disturbo che dà fastidio al tuo piccolo e trovare la soluzione.
22 novembre 2019
Indice dei contenuti
Il tuo bambino, già da 2 giorni, viaggia per casa con naso chiuso, stanchezza, mal di gola, tosse e, da oggi, è arrivata anche la febbre.
Lui come al solito gioca tranquillo, ma il problema per te è che è in pieno corso l'epidemia di influenza.
Ma come puoi capire se si tratta di un semplice raffreddore o di influenza?
Prima di tutto chiama il Pediatra e senti cosa dice.
Sono passati 2 giorni dalla comparsa dei primi sintomi e se c'è l'epidemia di influenza in corso, il Pediatra riconosce subito la situazione del tuo bambino e ti illustrerà come procedere.
In ogni caso, ti diamo atto che può essere difficile per un genitore distinguere tra influenza e raffreddore, senza conoscere le loro differenze.
Si tratta, infatti, di 2 tra i più comuni virus che possono colpire tutti, senza distinzione d'età, durante la stagione invernale.
Come se non bastasse, il raffreddore accompagna spesso l'influenza e questo fatto rende la distinzione ancora più difficile.
Abbiamo quindi pensato di proporti un'utile guida per conoscere le differenze tra raffreddore e influenza.
Non diventerai il “Pediatra di tuo figlio”, con la salute non si scherza e non si sottovaluta nulla.
Sicuramente, però, questa lettura ti sarà utile per capire come gestire la situazione e condividerla in modo efficace con il Pediatra, già a dalla prima telefonata.
Differenze tra influenza e raffreddore
Influenza e raffreddore sono entrambi infezioni virali. I virus che li causano, però, hanno molte differenze, nonostante alcuni sintomi siano quasi uguali.
Per essere subito pratici, se tuo figlio ha già avuto l'influenza, quasi sicuramente i sintomi che manifesta sono dovuti al raffreddore. Sai perché?
Partiamo proprio dall'influenza, un'infezione che può colpire naso, gola e polmoni, causata da agenti infettivi denominati virus dell'influenza A, B e C.
Ogni anno, questi virus mutano, portando una nuova epidemia influenzale che può colpire, però, una sola volta il tuo bambino. In pratica, una volta che si è caduti vittima dell'infezione, per l'anno in corso si diventa immuni.
Il rischio di influenza, in linea di massima, passa, quindi, alla prossima stagione invernale e alla nuova epidemia influenzale che arriverà.
Ecco perché se il tuo piccolo ha già avuto l'influenza è molto probabile che si tratti di un raffreddore.
Infatti, il raffreddore è principalmente causato dal Rhinovirus, con molti sierotipi di cui un centinaio noti, e poi da Coronavirus e da un'ampia gamma di virus tra cui quelli parainfluenzali, l'adenovirus e molti altri.
Una volta che si contrae uno di questi virus si diventa immuni, come con l'influenza, ma capisci bene che se si ha a che fare con tutti questi virus è facile contrarne un altro o più nella stessa stagione.
Il raffreddore, infatti, si distingue dall'influenza proprio perché può presentarsi più volte in una stagione, così come con l'inizio della primavera e dell'autunno, proprio perché nell'aria circolano molti agenti infettivi a cui non si è immuni.
Fortunatamente, il decorso del raffreddore è più semplice e gestibile dell'influenza.
Iniziamo, quindi, a vedere altre differenze tra raffreddore e influenza.
Tempi di contagio, comparsa dei sintomi e durata
Influenza e raffreddore si distinguono in modo sostanziale anche nei tempi di contagio.
In particolare, il bambino o l'adulto infettati dai virus del raffreddore sono contagiosi dopo la comparsa dei primi sintomi e fino a 2 o 3 giorni dopo.
Con l'influenza, invece, si è contagiosi già 1 o 2 giorni prima della comparsa dei sintomi e dura anche fino a 5 giorni dopo, ma è proprio durante il periodo di latenza che il virus è più contagioso.
In pratica, se si trattasse di raffreddore, per evitare il contagio è essenziale limitare il contatto ed evitare di farsi starnutire in faccia.
Con l'influenza, invece, il rischio di contagio è molto elevato e non controllabile, perché già alla comparsa dei primi sintomi di un bambino, ad esempio, tutti gli adulti o gli altri piccoli che sono venuti a contatto con lui potrebbero essere stati contagiati senza saperlo.
Naturalmente, in entrambi i casi, evitare posti affollati aiuta, anche se raffreddore e influenza sono una palestra per allenare il sistema immunitario di tuo figlio a diventare più forte.
L'unica eccezione sono i neonati. Con loro, si dovrebbero evitare posti affollati o centri commerciali durante il picco di epidemia, perché il loro sistema immunitario è ancora molto immaturo e partire subito con l'influenza non è proprio il massimo.
Anche il raffreddore può diventare difficile da gestire nei neonati. Ricorda sempre che fino all'anno i bambini respirano con il naso e se si tappa a causa del raffreddore fanno fatica a respirare, un problema da non sottovalutare mai nei neonati.
L'influenza arriva all'improvviso e rapidamente, con sintomi da lievi a gravi fin da subito, ma in genere si risolve tutto nel giro di 10 giorni.
I sintomi del raffreddore, invece, si presentano più lentamente, sono più contenuti e lievi ma possono durare anche molto a lungo, trascinandosi qualche fastidio oltre i 10-15 giorni.
In pratica, se il tuo piccolo all'improvviso presenta naso chiuso, stanchezza, tosse e febbre alta è molto probabile che si tratti di influenza, soprattutto se è ancora uno dei pochi all'asilo o in famiglia che non hanno avuto l'influenza in corso, nonostante il picco.
Se, invece, i sintomi sono lievi e dopo 2 giorni arriva una “febbriciattola” è più facile che si tratti di raffreddore.
Le differenze tra il modo di manifestarsi dei sintomi sono utili per capire le differenze tra raffreddore e influenza, alcuni sintomi però fanno proprio la differenza.
Sintomi: differenza tra influenza e raffreddore
Sebbene i sintomi possano sembrare uguali, le differenze tra raffreddore e influenza ci sono, soprattutto per quanto riguarda il naso chiuso e la febbre: i fanali d'allarme per capire quale virus ha colpito tuo figlio.
Vediamo insieme le differenze nei sintomi, e partiamo proprio da naso chiuso e febbre.
Naso chiuso
Questo sintomo è tipico del raffreddore e raro in caso di influenza.
In particolare, nel raffreddore si manifesta subito associato a rinorrea, congestione nasale e starnuti, dovuti al muco abbondante che irrita le ciglia che ricoprono le fosse nasali.
Nell'influenza, invece, il naso chiuso è raro e, soprattutto, arriva in sordina e lentamente rispetto alla febbre e altri sintomi caratteristici.
Febbre alta
Nell'influenza, la febbre è quasi sempre uno dei primi sintomi a comparire e, fin da subito, può raggiungere temperature elevate che possono permanere per anche 2 o 3 giorni, per poi scomparire più o meno lentamente a seconda del tipo di virus.
Nel raffreddore, invece, la febbre si manifesta anche dopo 2 o 3 giorni dai primi sintomi e non è quasi mai elevata.
Sensazione di freddo e brividi
Il raffreddore è caratterizzato da sensazione di freddo.
L'influenza, invece, è caratterizzata da veri e propri brividi che, con l'aumento della temperatura, potrebbero anche essere abbastanza forti.
Mal di testa
Il mal di testa nel raffreddore è raro e di solito lieve.
È associato a congestione del volto e sensazione di oppressione frontale, a causa dell'intensa produzione di muco che può arrivare a ingrossare i seni paranasali.
Nell'influenza, invece, è frequente e, soprattutto, caratterizzato da fotofobia, ovvero da avversione alla luce.
Il malato preferisce rimanere al buio, perché la luce intensifica il mal di testa.
Dolori articolari e spossatezza
L'intensità di questi sintomi, spesso, è l'elemento distintivo tra le 2 infezioni.
Nel raffreddore, si può presentare una lieve sensazione di stanchezza, raramente associata a fastidi articolari profondi: una specie di sensazione di pesantezza generale che coinvolge anche le articolazioni.
Nell'influenza, invece, è molto frequente la spossatezza, fin da subito accompagnata dalla sensazione di ossa rotte.
Infine, l'assenza di appetito è molto frequente nell'influenza come sintomo associato a una sensazione intensa di malessere.
Nel raffreddore, spesso, non si distinguono i sapori del cibo. Il neonato e il bambino molto piccolo potrebbe rifiutare il cibo perché il naso chiuso rende difficile mangiare e respirare insieme.
Tosse
Nel raffreddore, può presentarsi verso la fine e da secca diventa subito grassa con espettorazione di muco.
Nell'influenza la tosse, se si manifesta, è uno dei primi sintomi fin dall'esordio e generalmente è secca.
Abbiamo visto le principali differenze tra raffreddore e influenza e, ritornando al bambino nella premessa, possiamo affermare che si tratta di raffreddore in quanto la febbre è arrivata dopo 2 giorni dai primi sintomi e non è elevata.
In ogni caso, il Pediatra è sempre il tuo punto di riferimento, anche per conoscere ancora meglio le principali differenze tra raffreddore e influenza.