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Virus Respiratorio Sinciziale: cosa sapere per proteggere i più piccoli
Nei bambini, il Virus Respiratorio Sinciziale è responsabile delle infezioni delle vie respiratorie. Ma quali sono i sintomi? E la terapia da seguire?
18 febbraio 2025


Articolo a cura di
Dott.ssa Valentina Paolucci
Indice dei contenuti
Il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) è un’infezione molto comune, che colpisce la maggior parte dei bambini entro i primi due anni di vita. Sebbene spesso si manifesti con sintomi lievi, in alcuni casi può portare a complicazioni più serie, come la bronchiolite, richiedendo attenzione e cure specifiche.
Come Pediatra, so quanto sia importante per i genitori riconoscere i segnali di un’infezione e sapere come gestire i sintomi per alleviare il disagio dei piccoli. In questo articolo, esploreremo insieme le caratteristiche dell’RSV, i sintomi a cui prestare attenzione e le strategie di trattamento e prevenzione utili per per affrontare con consapevolezza questa comune ma insidiosa infezione.
Perché informarsi è il primo passo per proteggere la salute dei nostri bambini.
Virus Respiratorio Sinciziale: un’infezione da non sottovalutare
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è un virus estremamente comune, con oltre il 90% dei bambini che si infettano almeno una volta entro i primi due anni di vita.
Sebbene l’infezione, di solito, si presenti con sintomi lievi o addirittura senza alcun sintomo, in alcuni casi il virus può raggiungere le vie respiratorie inferiori, portando a condizioni più gravi come la bronchiolite, che è l'infiammazione delle diramazioni terminali dei bronchi.
Nel primo anno di vita, circa il 20% dei bambini richiede assistenza medica a causa di infezioni da RSV e circa il 4% di questi viene ospedalizzato. Pertanto, l'RSV rappresenta la principale causa di ospedalizzazione nei bambini di questa fascia di età.
Diffusione del Virus Respiratorio Sinciziale
In Italia, l’infezione da RSV ha una caratteristica stagionalità: il virus si diffonde, principalmente, da novembre a marzo, con picchi significativi tra dicembre e gennaio. Nel corso di questi mesi, gli ospedali pediatrici si trovano spesso intasati a causa dell'aumento dei ricoveri per bronchiolite e polmonite.
La trasmissione dell'RSV avviene, principalmente, da persona a persona attraverso piccole goccioline respiratorie, che vengono emesse quando un individuo infetto tossisce o starnutisce.
È importante notare che il virus può anche rimanere attivo su superfici e oggetti contaminati, come tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle, per molte ore. Questo aumenta, ulteriormente, le possibilità di contagio.
L'incubazione dell'infezione dura in media 4-6 giorni. Una volta entrato nel corpo attraverso le mucose di naso, bocca e occhi, il virus si diffonde nel tratto respiratorio superiore e può progredire verso le vie aeree inferiori, causando tosse persistente e, in alcuni casi, difficoltà respiratorie.
Sintomi dell'infezione da Virus Respiratorio Sinciziale
Quando l'infezione da RSV rimane confinata alle vie respiratorie superiori, i sintomi tendono a essere lievi e simili a quelli di un comune raffreddore, tra cui naso che cola, tosse, starnuti, febbre e dolori articolari.
Tuttavia, se il virus raggiunge le vie aeree inferiori e i polmoni, i sintomi possono diventare gravi, richiedendo spesso un ricovero ospedaliero.
I segni di infezione grave includono:
- Rumori respiratori (sibili)
- Respiro accelerato
- Cianosi, ossia una colorazione bluastra intorno alla bocca e alle unghie
- Allargamento delle narici durante l’inspirazione
- Rientramenti della parete toracica
- Apnea
Nei neonati, i segni di infezione grave possono essere più difficili da riconoscere.
È fondamentale prestare attenzione a specifici campanelli d'allarme, come difficoltà respiratorie, irritabilità, difficoltà ad alimentarsi, febbre e segni di disidratazione, come labbra asciutte, pianto senza lacrime e riduzione della quantità di urina.
Opzioni di trattamento per l’infezione da Virus Respiratorio Sinciziale

Le opzioni di trattamento per l'infezione da RSV sono limitate. Uno dei metodi più semplici ed efficaci per alleviare i sintomi respiratori associati alla prima fase della infezione da RSV, in particolare la congestione nasale, è l'uso dei lavaggi nasali.
I lavaggi nasali, che rappresentano una buona abitudine quotidiana nel periodo di picco infettivo, possono aiutare a mantenere le vie aeree superiori pulite e a ridurre l'infiammazione, migliorando, così, la respirazione e il comfort del bambino.
I lavaggi nasali consistono nell'irrigare le cavità nasali con una soluzione salina sterile. Questa pratica ha radici antiche e viene utilizzata in medicina da secoli per alleviare la congestione nasale e migliorare la salute respiratoria.
La soluzione salina aiuta a sciogliere e rimuovere il muco in eccesso, le particelle di polvere e i patogeni presenti nelle vie respiratorie. Inoltre, i lavaggi nasali possono contribuire a idratare le mucose nasali, che possono seccarsi a causa dell'infezione.
I benefici dei lavaggi nasali sono diversi:
- Miglioramento della respirazione e riduzione della congestione: liberando le vie aeree superiori, i lavaggi nasali possono migliorare la qualità del sonno e facilitare l'alimentazione, poiché i bambini possono respirare più facilmente durante l'allattamento o l'assunzione di cibo.
- Prevenzione delle infezioni: mantenere le cavità nasali pulite e idratate può contribuire a prevenire ulteriori infezioni, poiché riduce l'accumulo di muco e di batteri.
- Semplicità e sicurezza: i lavaggi nasali possono essere eseguiti facilmente a casa e sono generalmente considerati una pratica sicura per i bambini di tutte le età.
Quando l’infezione da RSV raggiunge le vie aeree inferiori può causare forme gravi che richiedono cure di supporto, come la somministrazione di ossigeno e l’infusione di liquidi.
L'assistenza ospedaliera si concentra principalmente sul sollievo dei sintomi, e la maggior parte dei bambini viene dimessa entro quattro o cinque giorni. Solo in alcuni casi più gravi può rendersi necessario il ricovero in terapia intensiva.
Prevenzione dell'infezione da RSV
Le strategie di prevenzione possono includere pratiche igieniche come il lavaggio frequente delle mani, l'evitare il contatto con persone malate e la pulizia regolare delle superfici e degli oggetti che i bambini toccano frequentemente.
Da quest’anno, per i bambini alla loro prima stagione da RSV e quelli alla seconda ma con maggiore rischio di contrarre forme gravi, sono disponibili trattamenti profilattici, come anticorpi monoclonali, che offrono una protezione temporanea - circa 5 mesi - contro l'infezione.

Valentina Paolucci
La Dottoressa dei Bambini